Chiericati Vini SA – Luca Locatelli

Data evento

Giovedì 22 giugno 2023, ore 19.30

La serata

In giardino o in sala? Cosa dice l’animazione di Meteosuisse? Due gocce d’acqua che arrivano poco prima di dare avvio alla serata, poi cielo grigio, previsioni che davano rovesci, il rischio di correre dentro a ripararsi con il piatto in mano…

Alla fine con Romina, la padrona di casa, si decide: dentro.

La serata sarà comunque indimenticabile, ancora una volta ottimo abbinamento tra cibo e vini, Luca Locatelli della Chiericati Vini che si dimostra un amabile intrattenitore.

Si parte in attesa che arrivino tutti con un aperitivo in terrazza: protagonista un Johanniter vinificato col metodo ancestrale, come si faceva una volta, quando la tecnologia non era ancora quella di oggi e vini fermentavano spontaneamente in bottiglia. Vino non filtrato, un po’ torbido, minerale, leggermente fruttato. Ideale per le serate estive, una piacevole scoperta raccontata da Luca, fresco d’ingresso nell’azienda di famiglia, biologo prestato alla vitivinicoltura. O forse conquistato da quest’ultima…

Lo Johanniter della linea Manimatte (una libertà di sperimentare che Luca ha voluto prendersi) accompagna anche il benvenuto della cucina, come sempre buono e bello da vedersi: una tartare di manzo con burrata.

Poi arriva il pesce: un delizioso salmone di Lostallo crudo, marinato al mango e olio di basilico. Strepitoso come il vino che l’accompagna e che ne esalta i sapori. Rosa il salmone, rosa il vino, una Sinfonia rosé leggermente barricata.

Adesso è il turno di un’altra sperimentazione di Luca: in tavola arriva un Sauvignon Blanc sulle bucce. Non sembra nemmeno parente di quello classico: non ha lo stesso profumo caratteristico, è fresco al palato, leggermente minerale, grasso: si accompagna perfettamente agli gnocchi di patate alle ortiche, crema di piselli e cacio e pepe della Valle Maggia. Luca spiega che questo vino sostanzialmente vien fatto allo stesso modo dei rossi, lasciando macerare polpa e buccia dell’acino nella stessa vasca, un’anfora. Splendido risultato.

Arriva il branzino e torna un vino classico: Sinfonia bianco barricato, un Merlot caldo, avvolgente, fruttato ed elegante. Ma tra i tavoli gira anche una Bondola, il vitigno autoctono del Ticino, che sul pesce ci sta alla grande. Tradisce la sua rusticità, ha una bella acidità, non rinnega le proprie origini.

Dolce e caffé Cerutti per chiudere. Un’altra serata meravigliosa, con bella gente, desiderosa di trascorrere alcune ore all’insegna del buon vivere. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato.

Il produttore

Da mamma Bruna ha ereditato l’energia e la determinazione, di suo ha portato in azienda l’esuberanza giovanile, tanta competenza e voglia di innovare.
Luca Locatelli è un ragazzo che sa quel che vuole: entrato nel 2019 nell’azienda di famiglia, la storica Vini Chiericati di Bellinzona, in pochi anni ha già lasciato la sua impronta, inventando nuove linee di produzione, diversificando le metodologie di vinificazione, puntando su vitigni moderni e “sostenibili”. Senza offesa per nessuno: in pochi anni, Luca ha ringiovanito e rinvigorito un’azienda storica del Bellinzonese.
Tra le sue “invenzioni” c’è per esempio uno spumante realizzato col vitigno Johanniter, una vite ibrida ottenuta incrociando i vitigni Riesling e Seyve-Villard, resistente in modo naturale alle malattie. Ma non solo: queste bollicine sono state ottenute utilizzando il metodo ancestrale, un sistema di fermentazione per produrre vini frizzanti e spumanti, usato dai nostri antenati, quando la natura dettava i tempi del vino, prima dell’arrivo delle moderne tecnologie.
Anche questo Johanniter sarà protagonista nel corso della serata che vedrà raccontare e raccontarsi Luca Locatelli, il quale rappresenta la quarta generazione della famiglia Chiericati, che nel 1950 diede vita all’azienda omonima, poi trascinata dall’indimenticabile Angelo Cavalli, il nonno di Luca e papà di Bruna, che da par suo ha condotto l’azienda con grande spirito imprenditoriale sino ai giorni nostri prima di essere affiancata dal figlio.

All’osteria del Carlin, per un menù di pesce

La nostra rassegna è itinerante e si svolge in parte presso l’Antica Osteria del Carlin a Claro, dallo chef Salvatore Squillante, in parte presso CS Gourmet a Gnosca, con lo chef Carlo Stroppini.

Dopo tre serate dal “Carlin” e due dall’altro Carlo a Gnosca, rieccoci ad attraversare il fiume Ticino per il sesto appuntamento. Non sembra vero, ma supereremo il giro di boa!

E cosa s’inventa il nostro chef per questa serata? Un menù senza carne, ma esclusivamente a base di pesce.

Sfida raccolta dal produttore, Luca Locatelli, e dunque sarà una serata all’insegna del vino bianco. Ma niente paura: gli amanti del rosso potranno trovare il vino che più piace a loro e se lo vorranno, potranno anche optare per un piattoforte a base di carne: basterà richiederlo al momento dell’iscrizione o subito dopo aver ricevuto la conferma.

Il menù della serata

Piccolo benvenuto della cucina

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Salmone di Lostallo marinato agrodolce di mango e olio al basilico

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Gnocchi di patate alle ortiche, crema di piselli e cacio e pepe della Valle Maggia

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Filetto di branzino cotto sulla pelle, crema di cipollotti e riso venere

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Bavarese al frutto della passione, gelato al cocco e salsa leggera al lime

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