Alpine, un’auto dal DNA corsaiolo
Prima che sul mercato arrivasse la versione «R», la più estrema tra le Alpine, la A110S che abbiamo avuto il piacere di guidare recentemente era la più sportiva tra le varianti portate in strada dalla gloriosa casa automobilistica transalpina, il cui nome evoca mitiche corse in circuito e nei rally, e successi a ripetizione.
Ogni versione dell’Alpine (l’originale, la Gran Turismo, la Sportiva e la Racing) ha una sua propria identità, che la differenzia dalle «sorelle» pur mantenendo un identico DNA, quello che potremmo definire corsaiolo, estremamente sportivo, dinamico e in grado di procurare emozioni intense quando si prende in mano il volante.
Auto dal design moderno e singolare, la nuova Alpine A110 si ispira comunque sempre alla «Berlinette» originale, un modello emblematico. La A110 unisce in questo senso passato, presente e futuro (che sarà solo elettrico per il grande dispiacere di molti), con gli ingegneri e i disegnatori del modello che hanno sviluppato un veicolo sportivo capace di riprendere i principi immortali della gamma Alpine: leggerezza, compattezza e agilità.
La nostra A110S aveva una speciale verniciatura “Gris Tonnerre matt” (costo supplementare di 5.269 franchi), ma anche senza quel colore particolare non sarebbe passata inosservata, perché, semplicemente, è proprio una bella macchina.
In un mondo dei motori che sembra fare a gara a sfornare grandi numeri (di cavalli, di peso, di cerchi…) l’Alpine si distingue soprattutto per la sua leggerezza, per un rapporto peso/potenza che la rende unica e, per l’appunto, sportivissima. Thierry Annequin, responsabile della progettazione del telaio, ha spiegato bene il concetto: «Con una massa ridotta non servono potenze elevate, pneumatici super larghi, freni grandi e pesanti e così via. Il nostro lavoro è stato quello di andare alla ricerca dei grammi in eccesso su ogni componente e farli sparire».
Il motore a benzina da 1,8 litri, relativamente modesto e sovralimentato, posizionato dietro il guidatore, conferisce all’auto un grande senso di equilibrio e compostezza. Basta premere l’acceleratore per avere la sensazione di essere spinti anziché tirati. La guida e la maneggevolezza sono spettacolari per un’auto così piccola e leggera, che di regola subisce l’effetto delle irregolarità della strada o delle folate di vento venendo sballottata. Non è il caso per l’Alpine, che rimane saldamente incollata alla strada in ogni situazione. La sua accelerazione è brutale, il cambio automatico a sette rapporti lavora benissimo, è morbido e il passaggio da una marcia all’altra impercettibile.
Auto dal baricentro basso e con un telaio piuttosto rigido, l’Alpine A110S offre comunque un buon compromesso in termini di comfort, soprattutto grazie a sedili avvolgenti e molto sportivi. Nell’abitacolo spicca il nuovo display da 7 pollici che permette di interagire con tutte le funzioni multimediali.