Gialdi Vini SA – Feliciano Gialdi

Data evento

Giovedì 28 settembre 2023

Una serata deliziosa, in tutti i sensi

Non poteva che essere una serata deliziosa quella trascorsa in compagnia di Feliciano Gialdi all’Antica Osteria del Carlin. Deliziosa sotto tutti i punti di vista: da un lato grazie al savoir-faire e alla verve comunicativa del nostro ospite, che ancora una volta si è rivelato una persona squisita; dall’altro per gli sfiziosi piatti che sono giunti dalla cucina dello chef Salvatore Squillante, accompagnati dai grandi vini prodotti dalla casa Gialdi.

Come avevamo annunciato, la serata è stata incentrata attorno al personaggio Feliciano Gialdi, che si è aperto ai partecipanti ed ha raccontato la sua esperienza di vita, da quando ha cominciato il lavoro nell’azienda paterna, sotto la direzione del padre, fino al momento, eravamo all’inizio degli anni Ottanta, in cui ha rilevato l’azienda famigliare, diventandone titolare. In quel momento, suo papà sessantenne si è ritirato completamente dall’attività, dicendo al figlio “non farò mai il numero due in quest’azienda”. Feliciano al timone, dunque, e la Gialdi che da azienda importatrice di vino diventa poco a poco quella che è oggi, ossia una grande realtà che per il 95% o forse più della sua attività commerciale opera sul territorio producendo vini ticinesi.

Tutto ebbe inizio quando Feliciano, chiedendo un prestito bancario, acquistà la cantina Roberti-Foc di Bodio a metà degli anni Ottanta. Da una quarantina di viticoltori che allora consegnavano l’uva in cantina, si è passati agli oltre 2o0 di oggi. Feliciano ha avuto anche la felice intuizione di produrre, primo nel canton Ticino, il bianco di Merlot, primato che condivide con Cesare Valsangiacomo, il quale aveva però dato vita ad uno spumante di Merlot.

Oggi tutte le cantine producono del vino bianco col Merlot, ma allora Feliciano era guardato come un eretico, che aveva infranto il tabù del Merlot vinificato in rosso. Alla fine degli anni Ottanta arrivò anche il Merlot barricato, altra felice intuizione, poi da lì un’ascesa senza fine, che ha portato la Gialdi Vini SA di Mendrisio fino a produrre un milione di bottiglie all’anno.

Empatico, esuberante, amabile, Feliciano Gialdi ha raccontato e si è raccontato deliziando i presenti e ricambiato da applausi a scena aperta: davvero un momento unico ed emozionante.

Lo spumante metodo classico Sottosopra (la casa produce vino del Sopra e del Sotto Ceneri) ha aperto le danze accompagnando il benvenuto della cucina, un’ottima battuta di manzo con burrata. Quindi il Bianco Rovere ad accompagnare la deliziosa e delicata terrina di foie gras preparata dallo chef Salvatore, sempre brillante, ma insuperabile quando si tratta di proporre della pasta: e i cappelletti di zucca, mostarda e amaretti ticinesi con crema allo Sbrinz erano semplicemente favolosi, esaltati dallo splendido assemblaggio “Sassi Grossi” bianco, al quale il Sauvignon ha regalato un tocco di aromaticità esaltante, mentre nel complesso il vino è parso equilibrato, elegante, minerale.

E per finire la chicca: tenendo fede al proprio DNA, Feliciano Gialdi ha generosamente messo sulla tavola dei partecipanti un vino straordinario e introvabile, tirato fuori dalla sua riserva personale, un “Sassi Grossi” questa volta vinificato in rosso, Merlot al 100%, del 2013!!

Un vino spettacolare, morbido, caldo, con note intense di frutta matura, tannini setosi ormai domati dal tempo. Chi ha avuto il privilegio di assaggiare questo vino non può che ringraziare Feliciano per questa magnifica proposta, che ha accompagnato alla perfezione un controfiletto di vitello morbido e rosa.

Grazie Feliciano per questa amabile serata!

Il protagonista

Feliciano Gialdi, quale onore! Un mostro sacro della vitivinicoltura cantonale, un veterano che ha saputo imporsi grazie ad intuizioni brillanti. Un momento da non mancare.

Promette di essere un incontro davvero straordinario, quello del 28 settembre: ospite della rassegna “Una storia in bottiglia” sarà infatti Feliciano Gialdi, incredibile e felice protagonista dell’ultimo mezzo secolo della viticoltura ticinese.
A farla da padrone nel corso della serata saranno lui e i vini prodotti dalla sua azienda, naturalmente, ma guardato con  la lente dei rapporti umani, questo incontro sarà prima di tutto quello con l’uomo Feliciano Gialdi, colui che ha rivoltato come un calzino l’azienda fondata settant’anni or sono dal padre e dedita soprattutto all’importazione e al commercio di vini esteri.
Oggi la Gialdi Vini SA è forse l’azienda vitivinicola ticinese più importante per quantità della produzione e cifra d’affari e punta tutto sulla produzione locale, valorizzando il territorio sia del Sopraceneri, sia del Sottoceneri, con una varietà di etichette in grado di soddisfare i palati più esigenti e di raccogliere premi praticamente in tutti i concorsi.
Paradossalmente, per uno che proviene dal Mendrisiotto, l’attività di Feliciano Gialdi come produttore di vino è partita dall’Alto Ticino, e ancora oggi una nutrita schiera di viticoltori delle Tre Valli è rimasta fedele alla Gialdi Vini SA, alla quale conferisce le proprie uve.
Non a caso, quando si parla di Gialdi la mente corre ad etichette importanti come il bianco Terre Alte, il merlot Giornico oro, o quel Sassi Grossi che non finisce mai di sorprendere. A Feliciano Gialdi va riconosciuto il merito di aver lanciato sul mercato il primo Merlot ticinese vinificato in bianco. Un’intuizione geniale, che ci sarà raccontata direttamente da lui.

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Il menù della serata

Il benvenuto della cucina

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Terrina di foie gras d’anatra, chutney di cipolle rosse di Tropea e pane brioche profumato alla fava di Tonka

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Cappelletti di zucca, mostarda e amaretti ticinesi con crema allo Sbrinz

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Controfiletto di vitello, patate alle mandorle e cavolo nero

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Soufflé glacé al tiramisù e crema inglese al caffé