Fattoria Moncucchetto – Cristina Monico
Data evento
Mercoledì 5 luglio 2023, ore 19.30
CS Gourmet
Carlo Stroppini Gourmet
Via Cantonale 9, 6525 Gnosca
Prezzo
CHF 125.- / persona
La serata
Sette su undici! Prima di una piccola pausa estiva – gli eventi di “Una storia in bottiglia” proseguiranno con la seratona dedicate alle bollicine il 23 agosto – abbiamo vissuto un altro splendido appuntamento presso CS Gourmet a Gnosca.
Protagonisti i vini della Fattoria Moncucchetto e colei che dà la sua impronta alla produzione della cantina luganese, Cristina Monico.
Brillante, irriverente, verace, d’una simpatia che prende il largo col passare dei minuti (o delle ore…), Cristina Monico spiega i suoi vini, la sua filosofia, mentre un susseguirsi di piatti eccellenti arrivano dalla cucina dello chef Carlo Stroppini, protagonista sin dall’aperitivo, con un benvenuto della cucina generoso e fatto di tre portate, accompagnate da un bel Murchì bianco, ottenuto dal vitigno Johanniter.
Vino dal profilo aromatico intenso e delicato, che rilascia note di frutta bianca, pesca e pera con dei sentori esotici di mango. Rotondo, persistente, ideale per accopagnare le polpettine preparate da Carlo, o la ricciola cruda.
Quando in tavola arriva l’aragostella accompagnata dalla polpetta di miglio e dall’insalatina esotica è il Refolo a farla da padrona. Vino spumante brut ottenuto da uve Chardonnay ha una bollicina fine che non si spegne mai. “Così dev’essere un metodo classico – spiega Cristina – anche se non pretendiamo di imitare lo Champagne. Quello lo lasciamo fare a chi è capace, ma se nel bicchiere trovate una bollicina grossa come quella dell’acqua minerale, state pur certi che non vi è stato servito un vino di qualità”.
Il Refolo, d’un giallo paglierino, rilascia note di crosta di pane, è fruttato, intenso e delicato.
Coi tortelli alla burrata, la riduzione di crostacei, e il crumble al pistacchio di Bronte e lime viene servito il Collina d’oro Agra e non ci si può sbagliare, questo è proprio un Sauvignon in purezza. Intenso, avvolgente, rilascia note di fiori di sambuco e di agrumi, è un vino molto fresco, sapido, che si accompagna splendidamente all’ottimo piatto servito dalla cucina.
Arriva l’ora della carne (punta di filetto di manzo svizzero con cipollotti, pesche brasate e crocchetta di patate) ed entra in scena sua maestà Moncucchetto. Splendido Merlot, prodotto grazie all’uva di vigneti della collina luganese che hanno in media 25 anni. Il vino viene affinato in barrique di secondo passaggio per circa un anno e mezzo. Di colore rosso rubino intenso, questo vino è molto fruttato, rilascia profumo di amarene, è un po’ speziato, con leggere di tostatura. Tannini equilibrati, elegante, emana freschezza e sapidità.
Infine, col carrello dei formaggi, ecco un vino un po’ particolare, il Murchì rosso. “È un Divico, ossia un vitigno interspecifico che necessita solo di un paio di trattamenti annui. Sono stata la prima a credere in questa scommessa, una decina di anni fa, e non mi sono limitata, ho messo a dimora 2000 barbatelle. Oggi non lo rifarei, ma allora ero giovane. Il vino ha però ottenuto un bel successo, infatti è molto richiesto dalla nostra clientela”.
E allora, questo Divico? Chi scrive crede nel futuro dei cosiddetti “piwi”, coi bianchi ci siamo già. Per i rossi, c’è da attendere ancora. Con un’acidità molto pronunciata, questo Divico che rilascia anche note speziate e profumi di frutta non ci ha convinto. Non perché sia fatto male, al contrario, ma è la varietà che non ci piace. Poi, i gusti son gusti e beati coloro che l’apprezzano.
Tra le oltre 30 persone presenti alla serata del 5 luglio, anche il patron della Cerutti Caffé, uno dei nostri sponsor, Massimo Cerutti, graditissimo ospite come il direttore di Nimis Nord Bellinzona Mirco Berzi.
Massimo non poteva certo mancare la presentazione dei tre tipi di caffé che vengono proposti ad ogni nostra serata, l’Espresso (corposo e aromatico), il 100% Arabica (una miscela di pregiate qualità arabiche che danno al caffé un leggero gusto di cioccolata) e il Fine Cup (dolce, leggero e delicato).
Il produttore
Si declina al femminile la degustazione dei vini che accompagneranno i piatti dello chef Carlo Stroppini il prossimo 5 luglio.
Protagonista della serata, una gran signora del vino, competente, sensibile, appassionata: Cristina Monico, enologa della Fattoria Moncucchetto, splendido balcone che si affaccia sul lago di Lugano, risparmiato alla speculazione edilizia dai suoi proprietari, Niccolò e Lisetta Lucchini.
Originaria della Valle di Blenio, diplomata Ingegnere in Enologia e Viticoltura presso l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige (I), in collaborazione con la Fachhochschule Wiesbaden, Geisenheim (D), dal 2009 Cristina Monico riesce ad ottenere il meglio dal terroir di 6,3 ha situato tra Moncucchetto, Agra, Sorengo, Bioggio, Boscherina e Morchino. La Fattoria Moncucchetto ha una produzione annua di 30.000 bottiglie.
Profonda conoscitrice della viticoltura ticinese, Cristina è stata capo progetto dello studio dei terroir viticoli ticinesi per la Federazione dei Viticoltori della Svizzera italiana e responsabile dello studio del comportamento agronomico del Merlot nei differenti terroir ticinesi. Competenza, tanta passione e dedizione animano il suo lavoro.
Il suo desiderio è di ottenere il miglior vino possibile, considerando la qualità della materia prima nell’ambito di un territorio ben preciso, nel rispetto di una tradizione che si evolve e muta e soprattutto con uno sguardo verso le nuove tendenze del mercato.
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Il menù della serata
Piccolo benvenuto della casa
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Aragostella/ insalatina esotica/ polpettina di miglio/ salsa curry e mango
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Tortelli alla burrata/ riduzione di crostacei/
crumble al pistacchio di Bronte e lime
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Punta di filetto di manzo svizzero/ cipollotti/
pesche brasate/ crocchetta di patate
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Pre dessert
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Carrello di formaggi/ marmellate e pani abbinati