Ticino Olimpico

Pubblicato nel 1998 per le Edizioni Jam di Prosito, Ticino Olimpico racconta, facendo largo uso di documentazione fotografica, l’avventura del Ticino sportivo alle Olimpiadi estive e invernali, rievocando le gesta di 44 atleti che con fortune alterne si sono cimentati sul grande palcoscenico dei Giochi.
Di qualcuno di essi, i più umili ma non per questo meno meritevoli, si era addirittura persa la memoria. Di qualche altro invece si ricordano ancora le grandissime prestazioni.
La prima medaglia olimpica ticinese fu conquistata nel 1920 ad Anversa, in Belgio, da un tiratore bellinzonese, Domenico Giambonini. È a quest’uomo, soprattutto, che “Ticino Olimpico” rende giustizia, perché Giambonini è il grande dimenticato della storiografia sportiva svizzera e ticinese, che della sua medaglia aveva perso le tracce. Terzo nel tiro rapido a squadre con la pistola, Giambonini prima dell’uscita di “Ticino Olimpico” non figurava nelle classifiche pubblicate dal Comitato Internazionale Olimpico, così come alcuni suoi compagni di squadra. In loro vece, figuravano altri nomi. Il libro, una paziente opera di ricerca, fornisce invece le prove dell’esistenza della medaglia conquistata da Giambonini e dai suoi compagni di squadra, tanto che il CIO a seguito di questo lavoro ha cambiato i nominativi dei medagliati, riportando le cose alla loro giusta dimensione e rendendo giustizia a degli sportivi che erano stati ingiustamente dimenticati perché confusi con altri protagonisti di quei Giochi.

Di Ticino Olimpico hanno scritto all’epoca della pubblicazione del libro:

Fabrizio Maggi, La Regione
“Si tratta di un lavoro appassionato, minuzioso, che ha richiesto una paziente ricerca. Insomma, Ticino Olimpico è un’opera di notevole pregio, agile da consultare e ricca di agganci con quella che, in fondo, è pure la storia dei flussi migratori del nostro paese”.

Mariano Botta, Giornale del Popolo
“Ticino Olimpico è uno spaccato della storia della nostra gente, di un piccolo lembo di terra, che ha sempre saputo regalare allo sport grandi campioni e, speriamo, continuerà a farlo. È il frutto di un lavoro lungo, a volte affannoso, affrontato con passione e competenza”.

Claudio Meier, Corriere del Ticino
“Per arrivare ai risultati ci vogliono una coscienza e un sostegno comune. E nessuna coscienza è possibile senza la memoria. Un vuoto che “Ticino Olimpico” ha ora colmato. A noi emozionarci nel leggerlo, nello scoprire le mille storie legate ad un gara, ad un risultato; fanno parte del patrimonio culturale ticinese e ormai non ci sarà più possibile ignorarle”.

Alcide Bernasconi, Azione
“È bastato affondare il naso nelle prime pagine del volume per trovarmi a leggere tutto d’un fiato il capitolo dedicato a Domenico Giambonini. Qui il Tarcisio è stato un implacabile investigatore. Un commissario Maigret privo solo della pipa, ma non della voglia di vederci chiaro, per cercare di sbrogliare una vicenda un po’ strana, quasi un piccolo giallo, di una medaglia che la pubblicazione ufficiale del Comitato Olimpico Svizzero non riconosceva al nostro Giambonini”.

Piergiorgio Baroni, Corriere del Ticino
“Ricercando, valutando e ordinando documenti inediti, Tarcisio Bullo ha dato voce anche a protagonisti sconosciuti ai più o addirittura dimenticati, come il tiratore bellinzonese Domenico Giambonini, il primo ticinese che si aggiudicò, nel 1920 ad Anversa, una medaglia olimpica (…). I “mille frantumi” (così Bullo) del mosaico sono stati ricomposti: anche questa è storia, che ci appartiene e di cui, come ticinesi, possiamo essere fieri”.