La nuova Lexus UH300 mantiene un DNA raffinato ma aggiunge potenza al motore

Cambia la denominazione, ma il DNA della casa è sempre lo stesso, orientato al lusso e ispirato dalla qualità. Conoscevamo la Lexus UX 250h, siamo passati ora alla UX 300h, che abbiamo provato nella versione Sport Line, con la trazione integrale ed un cambio a variazione continua CVT che a volte “tira” un po’ troppo i rapporti, producendo un suono del quale si farebbe volentieri a meno.

Il passaggio da UX 250h a UX 300h vuol evidenziare un cambiamento di potenza: sul nuovo modello è installato infatti il sistema full hybrid di quinta generazione del gruppo (ricordiamo che Lexus è il marchio premium di Toyota). Significa che i cavalli erogati adesso sono 199 contro i 184 della versione precedente, mentre nuova è la batteria (agli ioni di litio) che supporta il lavoro dell’altrettanto nuovo motore elettrico posteriore che garantisce la trazione integrale.

Il modello che abbiamo provato assicura una buona accelerazione e una dinamica di guida molto precisa. Quasi assente il rollio, grazie alla messa a punto del controllo dinamico della distribuzione del peso sull’asse del sistema di trazione integrale e-Four, che controlla continuamente la guida per ottimizzare la distribuzione della coppia anteriore e posteriore.

Se fuori la UX non è praticamente cambiata e ripropone il suo classico design fatto di linee decise e forme scultoree, l’abitacolo per contro subisce lievi modifiche. A seconda della variante di equipaggiamento, i display e gli indicatori variano di dimensione fino a un massimo di 12,3 pollici. Processori più potenti garantiscono reazioni più rapide della grafica sugli schermi, ma abbiamo notato che con il sistema di navigazione ciò non sempre funziona: la freccia indicante la direzione da prendere a volte rimaneva indietro rispetto alla realtà nelle rotatorie e nelle svolte, costringendo il guidatore a concentrarsi molto.

Nonostante ciò, la sensazione di benessere che si prova quando si prende in mano il volante è molto buona. Lexus sa ancora come dare un tocco di lusso all’interno dell’abitacolo, anche nel segmento delle compatte. I materiali sono di alta qualità e la lavorazione è curata nei minimi dettagli.

L’UX 300h funziona a energia elettrica soprattutto nel traffico cittadino. Impegnandosi un po’ è possibile gestire quasi il 50% del tempo di guida senza chiamare in causa il motore a combustione. Il sistema ibrido può spegnere completamente il motore a benzina fino a una velocità di 115 km/h e una centralina è in grado di proporre sempre la miglior soluzione di guida a dipendenza del percorso.

Nonostante il lieve aumento di potenza, non bisogna aspettarsi dalla Lexus UX 300h una guida sportiva e risposte scattanti alla richiesta di accelerazione. Nemmeno quando si è la volante della versione top di gamma denominata Sport Line come quella che abbiamo avuto noi. La UX resta essenzialmente una vettura da crociera, da lunghi viaggi, e permette una guida rilassata e tranquilla.

Ultima annotazione per lo spazio a disposizione dei passeggeri, che non è enorme: la parte posteriore è un po’ angusta e anche il volume del bagagliaio non è soddisfacente, oltretutto con una soglia di carico piuttosto alta.