Una storia in bottiglia: pausa di riflessione

Dopo aver archiviato le prime due edizioni di “Una storia in bottiglia”,  è giunto il momento dei bilanci (che sono positivi) e delle riflessioni sul futuro da dare a questa rassegna.

In due anni abbiamo organizzato 19 eventi dando visibilità a 17 cantine del territorio; sono stati proposti in degustazione 106 vini ticinesi; durante le due serate dedicate alle bollicine (sempre locali) abbiamo stappato 26 etichette diverse e in totale agli incontri organizzati hanno preso parte ben 570 persone!

Di fronte a queste cifre sarebbe peccato fermarsi, ma continuare non vuol dire ripetere una formula che dopo due anni va rimessa in discussione per mantenere l’attrattività degli eventi.

Stiamo lavorando, presto comunicheremo le novità della nuova stagione, che parte sempre dal presupposto che l’interesse per il mondo del vino e dell’enogastronomia in generale è un fenomeno costantemente d’attualità, perché il consumatore ha voglia di vivere esperienze in presa diretta, di conoscere da vicino prodotto e produttore, mentre ogni etichetta e ogni bottiglia di vino hanno sempre una storia da raccontare.

E allora cosa c’è di meglio che prendere posto a tavola, mettendo abilmente in coabitazione cibi e vini di qualità, in un matrimonio capace di generare emozioni?

“Una storia in bottiglia” rimarrà una manifestazione pensata per piccoli numeri: una trentina di commensali è il nostro numero massimo perché così garantiamo una buona comunicazione tra i partecipanti, un dialogo con il produttore, un servizio di qualità ai tavoli e un’attenzione costante rivolta all’ospite da parte dello staff di cucina.

Cosa succede?

I partecipanti alle serate di “Una storia in bottiglia” saranno accolti con un amuse bouche gourmet, momento che permetterà di cominciare a conoscere il produttore della serata, magari gustando (ma non è obbligatorio) una buona bollicina.

Seguirà una sequenza di piatti – dall’antipasto passando per primi, secondi e dessert – ciascuno dei quali sarà accompagnato da un vino differente, che avrà l’onere e l’onore di esaltare il cibo servito. Il costo a carico di ogni partecipante sarà forfettario e includerà tutto ciò che verrà servito a tavola, dal benvenuto della cucina sino al caffé.

Consumazioni al bar, vini diversi rispetto a quelli previsti come accompagnamento del menù, amari, distillati o altro, non rientrano nel prezzo forfettario della serata e saranno a carico del singolo partecipante che ha avanzato la richiesta.

I quantitativi dei vini serviti a tavola sono da intendersi come calici da degustazione ed accompagnamento delle proposte della cucina.

Ogni bottiglia sarà presentata dal produttore, col quale è garantita un’interazione costante che permetterà al partecipante di capire nel migliore dei modi filosofia, proprietà e qualità del vino consumato. L’animazione della serata sarà curata dal giornalista Tarcisio Bullo, titolare della ditta Comclaris che organizza gli eventi, premiato come divulgatore della cultura del vino da Ticinowine nel 2019 e autore di numerosi articoli sul mondo dei vini.

Il calendario e i luoghi degli incontri enogastronomici del 2025 sono in fase di preparazione.

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